STORIA DEL PALAZZO BARBERINI

Il Palazzo Barberini è uno dei più importanti esempi di architettura barocca a Roma. La sua costruzione ebbe inizio nel 1625, quando Papa Urbano VIII, appartenente alla potente famiglia Barberini, acquistò un’antica villa appartenuta ai Sforza per trasformarla in una sontuosa residenza.

Il progetto fu affidato inizialmente a Carlo Maderno, uno degli architetti più stimati dell’epoca, e proseguito poi da Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini, due figure chiave del Barocco romano. La collaborazione tra questi maestri ha dato vita a un edificio monumentale, che unisce armoniosamente eleganza classica e innovazione architettonica.

Oltre alla sua imponente facciata e allo scenografico scalone d’onore, il palazzo è famoso per gli affreschi che decorano le sue sale, tra cui spicca il celebre Trionfo della Divina Provvidenza di Pietro da Cortona, simbolo della grandezza e dell’ambizione della famiglia Barberini.

Divenuto nel tempo proprietà dello Stato, dal 1949 ospita una delle due sedi della Galleria Nazionale d’Arte Antica, con una prestigiosa collezione di dipinti che spazia dal XIII al XVIII secolo, tra cui opere di Caravaggio, Raffaello, Tintoretto, El Greco e tanti altri.

Il Palazzo Barberini non è solo un capolavoro architettonico, ma anche un luogo che racconta la storia dell’arte e del potere a Roma.

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